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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

I collaboratori: risorsa e non costo

I collaboratori: risorsa e non costo

Il tema del personale è sempre più sentito nelle farmacie, in quanto ormai da tempo si registra una carenza cronica di collaboratori; nonostante questa situazione oggettiva mi sembra che pochi si siano effettivamente interrogati sul problema. A questo proposito tempo fa ricordo di aver letto un articolo dove si ipotizzava addirittura di “importare” collaboratori dall’Albania, su LinkedIn invece mi è capitato di vedere una campagna in cui, copiando il motto della leva americana “I want you”, volevano trovare farmacisti per cercare di superare questa penuria, mentre altri si arrovellavano in ricerche di mercato per capire i motivi di questa penuria. Devo dire sinceramente che mi sembrano iniziative bizzarre, perché se qualcuno volesse veramente farsi un’idea sul tema, sarebbe sufficiente fare un giro per i social per capire in miniera chiara ed immediata, e senza costi, perché sempre più laureati in farmacia hanno deciso di abbandonare la professione del farmacista e rivolgersi ad altri impieghi. Senza voler entrare nella polemica, il tema centrale a mio modesto parere è comprendere che i collaboratori sono una risorsa e non un costo, e che pertanto vanno trattati in maniera adeguata e motivati, sia economicamente che psicologicamente!

Da costo a risorsa…

So benissimo che i costi sono aumentati e che è sempre più difficile far quadrare i conti, ma pensare di risolvere la situazione semplicemente riducendo il costo dei collaboratori, magari non pagando gli straordinari, è sinceramente miopia. Il collaboratore è una risorsa preziosa e non per il costo, ma per tutto quello che può offrire alla farmacia. Un collaboratore sorridente e motivato renderà il doppio rispetto a uno che si limita a fare il minimo indispensabile perché demotivato e frustrato. Spesso è il collaboratore che svolge il lavoro al banco, se è allegro e sorridente, le interazioni con le persone saranno migliori, sia in termini di soddisfazione della clientela, ma anche di ritorno economico per la farmacia.

Cosa fare quindi?

La prima cosa da fare è abbandonare la mentalità del sovrano assoluto stile Re Sole, e adottare lo stile dell’allenatore. Sicuramente esercitare una leadership direttiva è molto più facile che esercitarne una basata sul dialogo e la condivisione, ma non dobbiamo dimenticarci che i farmacisti collaboratori sono dei laureati e meritano rispetto e stima. Del resto, la peggior cosa che possiamo fare è demotivare le persone. Oltre a adottare uno stile di gestione improntato alla partecipazione ed alla condivisione, se le finanze lo permettono è opportuno pensare di sviluppare un piano di benefit in favore delle risorse, a questo proposito possiamo elargire buoni pasto o buoni carburate… Un ulteriore benefit a cui il titolare potrebbe pensare è quello della formazione: un percorso di formazione non solo innalza le conoscenze ed il morale del collaboratore, ma anche le competenze per interagire con la clientela, e questo con molta probabilità rappresenterà anche un aumento anche di fatturato!

Voi cosa ne pensate? Quale è la ricetta che usate per motivare i collaboratori?

GCP

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