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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Le catene : fenomeno marginale (veramente)?

Messaggio 141019 PCG

 

Finalmente anche le diverse testate di settore  si interessano al fenomeno delle catene, chi organizzando convegni, chi piuttosto aprendo una rubrica dedicata al tema. Personalmente sono oltre 10 anni che scrivo e dibatto sul tema delle aggregazioni , il primo libro del settore che provava a fotografare il nascente fenomeno “ L’evoluzione della farmacia” porta il mio nome ed è uscito nel 2009. Ma si sa, si ottengono molti più consensi “accarezzando il gatto per il verso del pelo piuttosto che l’opposto” per questo la stampa di categoria ha cercato di non parlare della cosa,  intrattenendo i lettori con argomenti di minore rilevanza ma più tranquillizzanti. Continuando a parlare del fenomeno delle catene, altra cosa veramente bizzarra è come i diversi operatori del settore hanno commentato il rapporto del Centro Studi Bruno Leoni, report portato all’attenzione del grande pubblico da un articolo del Sole 24 Ore del 2 ottobre, a questo proposito alcuni hanno affermato che le catene sono “un non fenomeno” e che il giornale rosa certificava che le catene sono irrilevanti e marginali . A questo proposito consiglio di leggere con attenzione il rapporto ( è possibile scaricare il rapporto da questo link http://www.brunoleoni.it/cinque-domande-sul-capitale-in-farmacia ), che, oltre a fornire una fotografia dettagliata del fenomeno aggregativo nei diversi paesi europei, ricorda come le farmacie italiane abbiano bisogno assoluto di rivedere la loro organizzazione e recuperare efficienza, ma anche efficacia per cogliere tutte le opportunità che il momento offre.

Non c’è dubbio che ancora il fenomeno è alle prime fasi, e che il 2% dei Pdv di proprietà di gruppi non sposti molto il mercato, ma consiglio a tutti di riflettere non tanto sulla numerica (numero di Pdv coinvolti), quanto piuttosto sulla ponderata (perso relativo dei Pdv sul totale mercato) delle prime farmacie acquistate.  Se andiamo ad analizzare le diverse farmacie passate di mano in questi primi due anni, si scopre che le farmacia acquistate dai gruppi hanno tutte un fatturato superiore al 1,5 milioni di €. Dal momento che la farmacia media ha un fatturato di 1,2 milioni di €, si può affermare che se la numerica è del 2% la ponderata si colloca tra il 3 e il 4%  . Ossia le catene si sono concentrate sulle farmacie a più alto potenziale collocate nei grossi centri, ossia dove c’è il vero mercato, lasciando completamente le strutture più piccole situate in luoghi disagiati e fuori mano. Per dirla in gergo aziendale , le catene si sono focalizzate  sulle farmacie A e Ab (quelle più grandi), tralasciando tutte le altre.

I fenomeni, nonostante quello che desideriamo, talvolta evolvono nella direzione opposta a quella che noi vorremmo, e quello delle catene, che probabilmente non sarà mai massivo come nei paesi anglosassoni, è  destinato a cambiare i contorni del mercato e dei suoi operatori che ci piaccia o meno. A questo proposito è indicativo che un grosso operatore del settore ha riunito i suoi migliori talenti per parlare di processi e di come poterli standardizzare per aumentare l’efficienza dei lavoratori all’interno della farmacia, ossia  più o meno come fa da anni Toyota all’interno dell’officine dei suoi concessionari!

Personalmente trovo la cosa veramente eccezionale e foriera ti tante belle novità !

Buona riflessione.

GCP

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