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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Riflessioni per il nuovo anno

Riflessioni per il nuovo anno

Un anno sta per concludersi ed uno nuovo si sta affacciando all’orizzonte, il tempo corre via con la velocità del tuono e tutto cambia, c’è un solo posto dove il tempo sembra si sia fermato e questo posto è la farmacia italiana! Certamente negli ultimi mesi il canale si è distinto per la sua resilienza e la sua grande disponibilità verso la popolazione, come attesta la disponibilità delle farmacie ad effettuare tamponi, stampare green pass… Ma al netto di ciò la farmacia è sempre la solita da ormai quaranta anni. Il fatto veramente rilevante è che l’organizzazione della farmacia è sempre la stessa di molti anni fa, con assortimenti frutto del caso, con locali inadatti ed insufficienti alla vendita dei prodotti di libero acquisto sempre più rilevanti. Eppure intorno alcune cose si stanno muovendo, pensiamo all’ascesa delle farmacie online, o piuttosto al consolidarsi del fenomeno delle catene, temi su cui gli operatori del settore (titolari e collaboratori) dovrebbero riflettere attentamente. Attenzione perché i due trend, enfatizzati sicuramente dal Covid, difficilmente si fermeranno nel 2022.

Quali sono quindi i temi su cui è fondamentale riflettere in previsione del nel nuovo anno?
Sicuramente gli argomenti non mancano, ognuno in base alla propria sensibilità potrebbe individuare una lista più o meno lunga, personalmente trovo che alcuni più di altri dovrebbero essere oggetto di attenta riflessione, e messi in agenda come obiettivi fondamentali per il 2022.

Scorriamo quindi insieme l’elenco di quelli che a me paiono più interessanti:

1) Aggregazione: in catena o autonomo?

Per i titolari è giunto sicuramente il momento di riflettere seriamente sulla possibilità di unirsi o meno ad uno dei diversi network che si sono formati negli ultimi anni. Infatti l’arrivo del capitale sta cambiando le logiche del mercato e quello che fino a ieri era valido potrebbe non esserlo più! Logicamente ognuno deve scegliere in base alle proprie aspettative e sensibilità, ma è certo che il 2022 vedrà crescere in maniera sensibile il fenomeno e con esso il numero delle farmacie aggregate in catene di proprietà ma anche in network volontari. Personalmente penso che sia giunto il momento per prendere una decisione forte per il futuro della propria attività perché come dice un vecchio proverbio africano: “Quando gli elefanti cominciano a muoversi chi ne fa le spese sono le formiche!”.

Essere piccoli ed isolati potrebbe non essere più bello come in passato, da qui la necessità di riflettere approfonditamente su come si desidera andare avanti per non trovarsi costretti poi dalle circostanze a scelte indesiderate.

2) Servizi elementi distintivi: sì ma quali?

La realizzazione dei tamponi in farmacia, ha dimostrato plasticamente come il tema dei servizi sia importante, e come il soddisfare esigenze forti dispieghi il mercato delle prestazioni a pagamento. Del resto nel corso del 2021 più di una farmacia è riuscita a invertire l’andamento dei ricavi grazie proprio ai tamponi.   Ma il Covid e con esso i tamponi, non dovrebbe durare in eterno, pertanto sorge la necessita di iniziare a pensare a delle nuove prestazioni da erogare all’interno della propria attività. Logicamente i nuovi servizi dovranno essere in linea con i dettami della legge sui servizi, su cui si è scritto molto, ma fatto ancora molto poco. Attenzione però: sviluppare ed erogare servizi di alto livello richiede delle capacità che spesso la singola realtà senza il supporto di strutture esterne potrebbe non possedere, pertanto anche su questo fronte è necessario prendere delle decisioni chiare e capire dove si desidera andare.

3) Investire in formazione: perché non diventare esperto di marketing farmaceutico?

La formazione basata sui punti ECM rappresenta il minimo sindacale, se tutto il contesto cambia probabilmente anche le competenze richieste al singolo subiscono un’evoluzione. Pertanto investire tempo e denaro in formazione è un’iniziativa assai saggia soprattutto per coloro che desiderano continuare a gestire in autonomia la propria farmacia! In questo contesto, specializzarsi in marketing farmaceutico per un farmacista potrebbe essere un eccellente idea. Ma anche frequentare corsi sulla gestione della farmacia o sulla presa in carico del paziente, potrebbero rappresentare ottime scelte per il futuro.

Buona riflessione e buon 2022 a tutti quanti.

GCP

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