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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Risparmio: la nuova parola d’ordine

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Il quadro generale

In questi giorni sono arrivati i primi dati aggregati delle farmacie italiane del 2020, risultati  che hanno confermato le tendenze di cui abbiamo avuto modo di parlare in precedenti articoli, in particolare:

Il canale ha chiuso a  -1% con l’etico a -3% e il commerciale sostanzialmente in pari. Analizzando nello specifico i risultati delle 20.000 farmacie emergono alcune situazioni su cui è giusto soffermarsi: l’Otc chiude con un -5% medio a valore, ma con alcune categorie fortemente penalizzate rispetto ad altre, come ad esempio i prodotti per le vie respiratorie rimasti per la gran parte invenduti. Altro comparto che ha sofferto nel corso del 2020 è stato quello della dermocosmesi, con riduzioni che vanno dal -19% dei solari al -8% del trattamento viso e il  -5% del beauty fino alla crescita zero dei prodotti per il corpo. Fortunatamente non mancano i risultati positivi, come ad esempio il comparto degli integratori e delle vitamine e dei rimedi per il sonno, che spinti dall’emergenza Covid hanno visto crescere sensibilmente i volumi di vendita.

Considerazioni

Con un quadro come quello appena tratteggiato, che fa presagire una stasi, piuttosto che una crescita del fatturato (la riduzione dei ricavi e dei margini, è ormai una triste tendenza che si protrae da tempo nel canale), il focus del titolare per il 2021 non può che essere sulla gestione del business. In particolare il farmacista accorto dovrà porre particolare impegno nella gestione degli acquisti, ma anche più in generale del magazzino.

Gestione del magazzino

Come recita un vecchio detto, il magazzino è un ladro in casa, per questo dovrebbe annoverare  pochi prodotti di alta rotazione. Pertanto, nei prossimi mesi, l’attenzione dovrebbe focalizzarsi sulla riduzione del volume della merce giacente in stock, che, complice le anomalie del 2020, potrebbe essere più alto del solito.  In un periodo dove il denaro ha un costo mediamente molto basso, l’aumento del valore del magazzino potrebbe essere un problema marginale a patto di essere un “buon cliente della banca”! Effettivamente se si possiede un rating creditizio alto, il denaro ha un prezzo bassissimo, altrimenti può arrivare a costare anche il 7% come capitava a una farmacista di mia conoscenza, da qui la necessità di ridurre il più possibile il valore del magazzino e limitare il capitale investito.

La gestione degli acquisti

Per tenere basso il magazzino, un sistema di sicuro effetto è  quello di ridurre il più possibile il volume in entrata della merce, pratica comunque che non può essere perseguita per lungo tempo, altrimenti il rischio è quello di rimanere sguarniti di prodotti e perdere delle vendite.  Parlando di gestione degli acquisti in farmacia, non dobbiamo però focalizzarsi  solamente nell’ ordinare la merce adeguata, ma anche nello spuntare i prezzi migliori. Normalmente però, piccoli volumi e alti sconti non vanno d’accordo.  Una strategia che permette di salvare “capra e cavoli”, ossia coniugare bassi volumi con alti sconti, è quella di  concentrare   gli acquisti su un numero limitato di aziende in modo da aumentare il peso relativo della farmacia verso la singola azienda. Del resto, ora più che mai, la gestione degli acquisti è assolutamente determinante per la salute economica della farmacia.

Buona riflessione.

GCP

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