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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Vendita online: opportunità o minaccia per la filiera del farmaco?

Un clic sul mouse ed il farmaco di cui abbiamo bisogno arriverà direttamente e comodamente a casa, con tutte le garanzie che si tratti di un prodotto sicuro e certificato. Questa è la ‘rivoluzione’, ormai alle porte, che prenderà il via dal prossimo 1 luglio quando, per effetto del recepimento della direttiva europea 2011/62/UE sui medicinali ad uso umano che non richiedono prescrizione medica, si potranno acquistare via web anche i prodotto OTC.

 

Dal 1 luglio i farmaci da banco si acquistano online

A vendere online i farmaci saranno farmacie e parafarmacie attraverso siti contrassegnati da un ‘bollino di qualità‘, ovvero un logo del ministero della Salute, che ne garantisce la qualità. Per questo, i siti di vendita online dovranno essere autorizzati dal Ministero e saranno connotati da un marchio comune che li renderà identificabili e, dunque, sicuri. In linea con quanto avviene già in altri paesi europei, anche in Italia con l’inizio dell’estate sarà dunque possibile vendere sul web farmaci di automedicazione, le transazioni online saranno gestite da operatori già autorizzati alla vendita, vedi farmacie parafarmacie tradizionali presenti sul territorio italiano, i cui siti rientreranno nell’elenco di quelli abilitati dal Ministero della Salute.

La nuova modalità di acquisto dovrebbe rappresentare dunque un vantaggio per il cittadino, che in tutta comodità, dal suo Pc di casa, con pochi colpi di mouse, in totale sicurezza, potrà scegliere i prodotti di cui necessita, anche se ancora è presto per poter fare delle previsioni in merito alle dimensioni del nuovo canale di vendita, non sono infatti ancora disponibili dati su quante siano le farmacie che adotteranno la vendita telematica. Resta comunque il fatto, che con l’entrata in vigore di questa nuova norma, il mondo della distribuzione del farmaco (etico escluso) entra a tutti gli effetti nell’era della multi canalità! Quali sono quindi le opportunità e le minacce che si aprono per gli operatori della filiera? Iniziamo la disamina cominciando dall’industria.

 

Le conseguenze sull’industria del farmaco

Industria: Come afferma il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, il nuovo canale sarà una possibile alternativa al recarsi in farmacia, ma che non porterà ad un aumento del consumo di medicinali. Affermazione più che giusta visto che i farmaci sono prodotti analestici, le cui vendite non aumentano al diminuire del prezzo o all’aumento dei luoghi in cui è possibile acquistarli, come hanno ampiamente dimostrato i sette anni trascorsi dalla liberalizzazione effettuata dall’allora Ministro Bersani.

Distribuzione intermedia: per i grossisti la nuova norma non apporta nessuna cambiamento sostanziale, tutto rimane come prima.

Distribuzione finale: A differenza dei due gruppi precedenti, la nuova legge, che riguarderà circa il 10% delle vendite del settore, apporterà dei cambiamenti, all’inizio marginali, ma che dovrebbero crescere con il passare del tempo.

La nuova norma andrà infatti ad impattare in particolare sul business delle farmacie e delle parafarmacie, erodendo una parte delle loro vendite che passeranno dal canale fisico a quello virtuale. In particolare il travaso avverrà per quei prodotti che riguardano la gestione di disturbi cronici, dal momento che i tempi di risposta del canale digitale, non si adattano alla risoluzione dei problemi acuti, par i quali, recarsi in farmacia rimarrà la modalità migliore per molto tempo.

Quindi tutto come prima più o meno? Bè non proprio! Il fatto che anche nel comparto della distribuzione del farmaco comincia a prendere piede il web dovrebbe far riflettere gli operatori. Il rischio che tra qualche anno, anche in questo settore, come è accaduto in altri, vedi ad esempio il settore del turismo, arrivi un grosso player come Booking che si sostituisca al lavoro delle agenzie tradizionali è molto forte, per questo non sarebbe sbagliato cominciare a riflettere seriamente su come affrontare il tema da parte dei vari attori della filiera. La digitalizzazione è un fenomeno inarrestabile, far finta di niente potrebbe essere molto pericoloso! L’ascesa del super paziente informato e connesso ne è la dimostrazione.

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