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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Dove vuoi essere tra 5 anni?

Messaggio 25119 PGC

Dove vuoi essere tra cinque anni, è una classica domanda che i selezionatori del personale fanno ai candidati durante il colloquio per sondare le loro aspirazioni. Il quesito è indubbiamente molto forte in quanto obbliga la persona  a pensare e a riflettere sul proprio futuro, pratica certo non  facile e talvolta angosciante specialmente se stiamo attraversando un periodo non troppo roseo. Senza addentrarci in letture psicologiche della domanda, ma restando nel banale mondo degli affari, il futuro è sicuramente imperscrutabile, più ci spostiamo in avanti e maggiormente le previsioni sono fallaci, ma anche frutto delle scelte che stiamo operando! Dove saremo tra alcuni anni, al netto di eventi eccezionali ed imprevedibili come terremoti ed alluvioni,  è indubbiamente il risultato delle scelte che stiamo facendo, o che piuttosto che non stiamo facendo in questo momento!

Se il business della nostra farmacia sarà ancora florido tra un lustro, dipenderà si dalle scelte politiche che i governati futuri faranno in tal senso (il lavoro della farmacia è fortemente regolato  e risente della decisioni politiche, vedi ad esempio l’approvazione della legge sul capitale), ma anche del nostro impegno e della volontà di affrontare le sfide che il momento impone. Non c’è dubbio che il settore stia attraversando un periodo di ripensamento, gli anni spumeggianti dei facili guadagni sono passati da tempo, ed oggi  rimanere sul mercato richiede impegno e concentrazione, ma soprattutto voglia di innovare, o anche solo rinnovare, uscendo dal torpore e dall’immobilismo che avvolge la gran parte delle oltre 19.000 farmacie.

I prossimi anni vedranno una farmacia sempre più in equilibrio tra pubblico e privato, dove i due mondi si dovranno integrare e creare valore in maniera vicendevole, ma anche la crescita di nuovi servizi. Come attesta l’esperienza della catena americana  CVS Pharmacy, l’erogazione di servizi legati alla salute, oltre alla classica dispensazione del farmaco, avvicina la popolazione e restituisce un ruolo centrale a questa importante istituzione, anche in un mercato come quello americano che già si confronta con il commercio elettronico, vedi ad esempio PillPack di Amazon.

Del resto alcune prestazioni, pensiamo all’auto analisi del sangue, o piuttosto il servizio di infermiere o fisioterapista in farmacia, se ben promossi ed illustrati, rappresentano elementi capaci di attirare la cittadinanza in farmacia, ma soprattutto non possono essere erogati a distanza e rappresentano un eccellente difesa verso l’avanzata del commercio elettronico che prima o poi si affaccerà anche in Italia.    Dare vita alla famosa farmacia dei servizi rappresenta senza dubbio una valida iniziativa  per  far si che il business sia florido anche tra qualche anno.

In poche parole, se vogliamo continuare a rimanere sul mercato in maniera attiva e  remunerativa, è assolutamente necessario accettare la sfida del cambiamento e far evolvere la farmacia in un centro servizi capace di rispondere alle mutate esigenze della popolazione italiana sempre più vecchia e bisognosa di servizi e prestazione innovative!

Buona riflessione a tutti.

GCP

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