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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

La marca priva in farmacia

Messaggio PCG 091120

 

La gamma d’offerta è sempre più determinante per connotare la farmacia agli occhi della clientela, ma la scelta di quali prodotti trattare e quali no, condizionare anche la redditività della struttura! Del resto, i prodotti non rendono tutti alla stessa maniera, spesso le referenze più blasonate, in virtù della loro notorietà e degli investimenti pubblicitari che si portano dietro, sono le più avare in termini di margini per il distributore. Che fare quindi per cercare di recuperare qualche punto % di margine nelle varie merceologie trattate? Come insegna la GDO, che con questo problema si è misurata molti anni fa, la risposta è quella di dare vita ad una propria linea di prodotti, ossia ricorrere alla strategia della Private Label da integrare nell’assortimento dei prodotti di marca.

Logicamente come sempre le cose sono più semplici ad enunciare piuttosto che farsi, anche perché la realtà si contra con una certa inerzia della categoria, che da “speziale” si è trasformata in distributore di prodotti di terzi, e tornare indietro non è così facile.

Senza addentraci nelle problematiche legate alla realizzazione galenica dei vari prodotti, c’è sicuramente una categoria merceologica dove la strategia della marca propria può essere perseguita con estrema facilità e successo da tutte le farmacie, ed è quella dei prodotti cosmetici.

 

La creazione di una linea a marchio per il reparto cosmetico, sta trovando sempre più seguaci anche all’interno del canale della farmacia, e se ben gestita può rappresentare un’ottima iniziativa. I prodotti con il nome della farmacia, adeguatamente supportati dall’organizzazione, possono infatti rappresentare un eccellente modo per recuperare marginalità per il negozio, in genere questi prodotti generano margini superiori al 50%, ma anche la possibilità di offrire ai clienti beni di alta qualità con un prezzo molto più contenuto, elemento non certo secondario in questo particolare momento storico.

I prodotti a marchio in virtù delle loro caratteristiche, ottimo rapporto qualità prezzo e qualità elevata, rappresentano eccellenti prodotti da consiglio, fornendo alla farmacia non solo ampi margini, ma anche un supporto alla creazione di un’immagine distintiva. Tramite l’inserimento di una linea a marchio, realizzata internamente o comprata da terzi, è possibile completare egregiamente l’assortimento del reparto cosmetico. Se si desidera inserire una linea a marchio, contestualmente all’individuazione di un possibile fornitore, se non si è deciso di realizzare all’interno i prodotti, sarà necessario fare pulizia all’interno dell’offerta, eliminando magari una linea di prodotto che non ha raccolto particolare successo, creando lo spazio per i nuovi prodotti marchiati con il nome della struttura.

Per finire, ricordiamo che normalmente una farmacia media non dovrebbe tenere in assortimento troppe line di cosmetici, tre, massimo quattro sono più che sufficienti, se non si vuole mandare in fumo i guadagni del reparto e vedere scadere in magazzino i prodotti .

Buona riflessione.

GCP

Per coloro che sono interessati al miglioramento della gestione del reparto cosmetico ed approfondire questi argomenti, si consiglia il corso : La gestione del reparto cosmetico

https://www.pianetafarmacia.it/course/gestione-reparto-cosmetico/

 

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